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Un contributo per fare impresa |
Data aggiunta: November 17, 2009 10:43:37 AM |
Author: Oltrelinea |
Categoria: Affari e Aziende |
Aspettare il bando giusto per intraprendere o rilanciare un’attivit� imprenditoriale. � una strada, ma non sempre la pi� conveniente. L’attesa pu� risultare lunga, i fondi a stanziati insufficienti, i tempi per la partecipazione ristretti, e cos� via. Lo Stato mette a disposizione soluzioni alternative di finanza agevolata “rodate”, sempre disponibili ma non per questo meno efficaci. L’Autoimpiego � uno strumento molto interessante per chi vuole sviluppare il suo progetto di impresa pur non avendo a disposizione tutte le risorse necessarie. Si tratta di una misura che finanzia l’avvio di piccole attivit� da parte di persone disoccupate o in cerca di prima occupazione. A seconda dell’entit� dell’investimento e del numero di persone coinvolte si pu� scegliere se partecipare al bando di Autoimpiego che riguarda il Lavoro Autonomo (spesso conosciuto come prestito d’onore), per il quale � previsto un limite di € 25.823, o Microimpresa, per la quale tale limite sale a € 129.114. Un’altra differenza sostanziale riguarda il tipo di attivit�: la prima deve essere in forma di ditta individuale, la seconda esclusivamente in forma di societ� di persone (quindi S.N.C. o S.A.S.). In dettaglio l’agevolazione consiste, sia per quanto riguarda lavoro autonomo che microimpresa, in un contributo a fondo perduto (il 50% del totale di investimenti e spese di gestione del 1� anno di attivit�) e, per il restante 50%, un finanziamento agevolato (tasso al 30% rispetto a quello di riferimento vigente), da restituire in 5 anni per il lavoro autonomo e 7 per la microimpresa, a partire dall’anno successivo all’inizio dell’attivit�. Nella voce investimenti si possono includere: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilit� pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. Nelle spese di gestione: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonch� altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari(con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato); prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazione di servizi. Per il lavoro autonomo il limite massimo per le spese di gestione � di circa 5000 euro, per la microimpresa sale a 16.000 o 12.000 euro circa a seconda del tipo di attivit� svolta. Non si pu� partire da zero. Questa affermazione � tanto vera perch� riferita a due ordini di fattori: innanzitutto � necessario aver elaborato un progetto organico e fattibile, sia da chi vuole utilizzare il bando del lavoro autonomo sia, a maggior ragione, da chi sceglie la microimpresa. � poi opportuno ricordare che nel finanziamento non � compresa l’iva (trattandosi di un’imposta statale, l’iva non pu� essere finanziata) e quindi il 20% di ci� che si � speso. Pur avendo modo di ammortizzare tale spesa nel tempo, all’inizio essa rappresenter� inevitabilmente un problema in pi�. � quindi necessario avere a disposizione una minima quantit� di risorse finanziarie, anche perch� non � sempre facile gestire il rapporto con i vari fornitori di attrezzature dovendo contemporaneamente attendere di ricevere i fondi dall’agenzia che ha erogato il finanziamento. Altamente sconsigliato, quindi, partire con un’idea imprenditoriale nata esclusivamente in funzione della disponibilit� di questi finanziamenti. Piuttosto la situazione ideale � avere un progetto serio che probabilmente, magari in forma ridotta, si sarebbe deciso di avviare ugualmente. Ovviamente sono necessari (in quantit� industriale) spirito di sacrificio e pazienza, poich� probabilmente i primi risultati arriveranno nel medio-lungo periodo dato che, essendo partiti investendo poche risorse, ci sar� comunque un finanziamento che impegner� l’azienda per 5 o 7 anni. Competenze e professionalit� sono i requisiti che pi� fanno la differenza al momento della presentazione della domanda all’agenzia incaricata dal legislatore per valutare i progetti e erogare i finanziamenti. Si tratta di Invitalia, ex Sviluppo Italia, alla quale deve essere inviata la richiesta esclusivamente in via telematica da questa pagina. Nel sito si possono trovare informazioni e chiarimenti sul bando, dai requisiti alle modalit� e i tempi di erogazione del contributo. Invitalia procede prima ad una valutazione del progetto scritto e successivamente alla verifica dei requisiti dei richiedenti attraverso un colloquio orale, per accertare che le competenze per avviare un certo tipo di attivit� siano da essi effettivamente possedute. Un partner ideale per coloro che sono interessati all’utilizzo di queste risorse � SER.IM, societ� partner di Oltrelinea che si occupa di servizi riguardanti l’accesso al credito delle Piccol ... |